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SPID per i servizi INPS: obbligo rinviato per i professionisti

Per l’accesso online ai servizi INPS una norma del DL Infrastrutture fa slittare l’obbligo di SPID CIE e CNS per imprese e consulenti Accolta la richiesta di proroga dei CDL

Slitta a data da destinarsi l’obbligo di utilizzare SPID CIE E CNS, invece che il PIN INPS  per i servizi online  dell’Istituto previdenziale da parte degli operatori professionali ovvero imprese, intermediari e professionisti .

La novità ha origine dal decreto infrastrutture n. 121  2021 che  è intervenuto  lo scorso 11 settembre a correggere la normativa precedente. E’ stata cosi  ripristinata  la previsione di un apposito decreto che dovrà definire  le date del passaggio e della definitiva dismissione delle credenziali specifiche  .

Sul portale dell’istituto  non c’è traccia della novità   ma  è intervenuto  in extremis il 28 settembre il Consiglio nazionale degli ordini dei Consulenti del lavoro  che ha chiesto alla direttrice generale dell’INPS una proroga dell’utilizzo del PIN per gli operatori, sia per la novità normativa che per difficoltà operative registrate e già segnalate all’Istituto.

I  Consulenti  segnalavano che:

Dall’analisi comparativa dell’art. 66-bis, comma 3-bis, del D.L. n. 77/2021 e dell’art. 24, comma 4, del D.L. n. 76/2020 «è ragionevole ritenere che il legislatore abbia posto la data limite del 30 settembre 2021 con riferimento alle credenziali dedicate ai “cittadini”, vincolando viceversa con riferimento alle imprese ed ai professionisti, la decorrenza dell’utilizzo esclusivo delle identità digitali SPID, della carta di identità elettronica e della Carta Nazionale dei servizi, secondo quanto stabilito da uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, ad oggi ancora non emanati». Un’interpretazione, quella proposta, che per il CNO eviterebbe un contrasto tra norme e sarebbe coerente con i principi di specialità e di successione delle norme nel tempo. In più, permetterebbe di risolvere diverse difficoltà di natura tecnica, già evidenziate e discusse nel tavolo tecnico congiunto tra Istituto e Consiglio Nazionale, rispetto all’operatività dei subdelegati nella gestione del cassetto previdenziale e di altre funzionalità dedicate ai vari adempimenti, come nel caso delle istanze relative ai modelli Sr41 e al Durc.”

Ieri è giunta prontamente la risposta positiva dell’INPS  che accoglie la richiesta di proroga  temporanea ed eccezionale che, in ogni caso, non potrà estendersi oltre il 2021. L’istituto si è resto anche disponibile a un confronto per superare le criticità tecniche  per  passare prima possibile  all’identificazione attraverso SPID, Cie, Cns.

Dunque l’INPS  dal 30 settembre procederà alla dismissione definitiva dei PIN, ma SOLO  per cittadini privati  mentre per i PIN cui sono collegati profili per l’accesso ai servizi dedicati alle aziende e ai loro intermediari  l’utilizzo resta possibile fino a nuova comunicazione.

Per quanto riguarda invece INAIL la transizione è già diventata operativa per  patronati e intermediari dal 1 dicembre 2020 e da domani l’accesso con  Spid , CIE o CNS diverrà obbligatorio per la generalità dei cittadini, con la dismissione definitiva delle credenziali INAIL.

Dottore Commercialista Leonardo Calamassi – Follonica

Fonte www.fiscoetasse.com

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