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Proroghe differenziate per i bonus edilizi

Il superbonus arriverà fino al 2023. Gli altri bonus edilizi fino al 2024 mentre per il bonus facciate la sua conclusione è fissata al 2022. A rischio lo sconto in fattura e la cessione crediti per le agevolazioni che non siano il 110%

Proroghe differenziate per i bonus edilizi.
Il superbonus arriverà fino al 2023. Gli altri bonus edilizi fino al 2024 mentre per il bonus facciate la sua conclusione è fissata al 2022. A rischio lo sconto in fattura e la cessione crediti per le agevolazioni che non siano il 110%. Assaggio di riforma fiscale con un primo intervento sull’Irpef e un avvio di dismissione dell’Irap. Per Sugar e Plastic tax proroga dell’entrata in vigore mentre si conclude a dicembre l’esenzione prevista sull’applicazione della tassa di occupazione del suolo pubblico (tassa dehors). Per il caro bollette arriva un ulteriore stanziamento da un mld Sul fronte lavoro restyling del reddito di cittadinanza e possibile cancellazione della cassa unica assegni familiari.
Sono queste alcune delle indicazioni dei temi che andranno a comporre la legge di bilancio 2022 da 23 mld, di cui si è discusso ieri tra il presidente del consiglio, Mario Draghi, gli esponenti della maggioranza e i ministri presenti alla cabina di regia. Di legge di bilancio si è parlato anche durante il consiglio dei ministri di ieri che ha approvato il documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles. L’approvazione della legge di bilancio è rinviata a settimana prossima per la definizione degli ultimi aspetti. Per quanto riguarda il capitolo del lavoro e della previdenza, si è al lavoro per superare quota 100. Le misure allo studio sono indirizzate al superamento dell’opzione, Quota 100. Ci si sta orientando verso un passaggio graduale a quota 102 (64 anni di età e 38 anni di contributi). Verso la proroga l’Ape sociale e ha buone probabilità di conferma al 2023 anche opzione donna almeno per il 2022. Le novità in arriva riguardano anche le disposizioni legate al reddito di cittadinanza che trova un rifinanziamento da 8,8 mld ma con un restyling per quanto riguarda la platea dei beneficiari e una stretta sul fronte dei controlli. Il capitolo dei bonus edilizi e imprese vede conferme e aggiustamenti. Il Superbonus strappa una conferma fino al 2023, non sarà confermato invece il bonus facciate che andrà a concludersi al 2022. I bonus edilizi tradizionali, 50 e 65% continueranno a poter essere richieste fino al 2024. Il punto da risolvere è quello delle opzioni sconto in fattura e cessione crediti. L’orientamento dei tecnici del ministero dell’economia è quello di mantenere l’opzione cessione/sconto o detrazione tradizionali per il 110% mentre sulle altre detrazioni si vorrebbero togliere sia sconto sia cessione anche se alla fine potrebbe prevalere una linea più politica e mantenere le procedure. Ok al mantenimento di Sabatini e transizione 4.0. Nella legge di bilancio 8 mld saranno destinati all’avvio della riforma fiscale. Primo pezzo di riforma dell’Irpef cn una riduzione sul salto dell’aliquota nel range tra il 27% e il 38%. In questo caso si troverebbe un alleggerimento della tassazione dei redditi compresi tra 28 mila e 55 mila euro. Si lavora anche a un avvio per una eliminazione graduale dell’Irap. Mentre un altro pezzo di riforma di riscossione potrebbe prendere forma. In legge di bilancio anticipando le indicazioni della legge delega fiscale, che deve essere ancora bollinata e presentata in parlamento: si avvia la dismissione dell’aggio in due tempi. Parziale cancellazione nel 2022 per totale azzeramento nel 2023.

Dottore Commercialista Leonardo Calamassi – Follonica

Fonte: www.italiaoggi.it

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