Decreto Semplificazioni e proroga scadenze di giugno 2022: il testo approvato dal Cdm
Modifiche al calendario fiscale di giugno 2022 con il Decreto Semplificazioni approvato dal Consiglio dei Ministri il 14.06.2022: ecco il testo in bozza con le misure previste
Via libera del Consiglio dei ministri al nuovo Decreto semplificazioni, con il quale sono state prorogate alcune scadenze fiscali di fine giugno:
- Dichiarazione degli aiuti di Stato: il termine entro il quale effettuare la trasmissione viene prorogato al 31 ottobre 2022 (in luogo del 30 giugno)
- Dichiarazione Imu: la presentazione slitta al 31 dicembre 2022,
- Dichiarazione imposta di soggiorno: il termine del 30 giugno per la presentazione della dichiarazione dell’imposta di soggiorno per gli anni di imposta 2020 e 2021 viene differito al 30 settembre 2022
Vengono inoltre previste altre misure di semplificazione:
- viene semplificata la procedura relativa alla modifica del domicilio fiscale,
- semplificata la procedura di erogazione dei rimborsi fiscali spettanti agli eredi, ovvero all’articolo 28 del testo unico delle disposizioni concernente l’imposta sulle successioni e donazioni, viene inserito il nuovo comma 6-bis che stabilisce che i rimborsi fiscali di competenza dell’Agenzia delle entrate, spettanti al defunto, sono erogati, salvo diversa comunicazione degli interessati, ai chiamati all’eredità come indicati nella dichiarazione di successione dalla quale risulta che l’eredità è devoluta per legge, per l’importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria. Il chiamato all’eredità che non intende accettare il rimborso fiscale riversa l’importo erogato all’Agenzia delle entrate,
- Caf o il professionista non saranno più obbligati a conservare i singoli documenti relativi alle spese sanitarie,
- semplificate le modalità di deduzione dal valore della produzione IRAP dell’intero costo relativo al personale dipendente a tempo indeterminato,
- ampliati i casi di esonero dalla presentazione dell’esterometro per la comunicazione dei dati delle operazioni transfrontaliere, non più richiesto per le singole operazioni di importo inferiore a 5.000 euro,