Decreto aiuti quater: cambia il superbonus e aiuti alle imprese

Approvato in data 10 novembre il Decreto aiuti quater con proroga riduzione accise, modifiche al superbonus, rate sulle bollette delle imprese fino a 36 mesi

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato in data 10 novembre un decreto-legge già noto come Decreto aiuti quater che introduce misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti.

Sulla base dell’autorizzazione parlamentare già ricevuta, il decreto prevede uno stanziamento pari a circa 9,1 miliardi di euro, provenienti dall’extragettito fiscale, per finanziare interventi contro il caro energia.

Tra le principali novità la rimodulazione del Superbonus per le villette e la novità del “quoziente familiare”. Vediamo di cosa si tratta

1) Decreto Aiuti quater: contributo straordinario imprese dicembre e rate per le bollette

Con uno stanziamento di 3,4 miliardi di euro, si proroga fino al 31 dicembre 2022 il contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, a favore delle imprese e delle attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Confermate le aliquote potenziate del credito di imposta pari a:

  • 40 per cento per le imprese energivore e gasivore;
  • 30 per cento per imprese piccole che usano energia con potenza a partire dai 4,5 kW.

Contro il caro bollette, per fronteggiare l’incremento dei costi dell’energia, le imprese potranno richiedere ai fornitori la rateizzazione, per un massimo di 36 rate mensili, degli importi dovuti relativi alla componente energetica di elettricità e gas naturale per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023.

Viene specificato che SACE S.p.a. è autorizzata a concedere una garanzia pari al 90 per cento degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale residenti in Italia.

La garanzia è rilasciata a condizione che l’impresa non abbia approvato la distribuzione di dividendi o il riacquisto di azioni negli anni per i quali si richiede la rateizzazione, sia per sé stessa che per quelle del medesimo gruppo.

2) Decreto Aiuti quater: superbonus e soglia del quoziente familiare

Come specificato dal comunicato stampa del governo per il superbonus:

  1. si anticipa la rimodulazione al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini
  2. si introduce la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare)
  3. il superbonus si applica invece al 110 per cento fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022.

Vediamo alcuni dettagli.

Secondo i calcoli del Ministro Giorgetti il superbonus ha sforato di circa 38 miliardi, pertanto per non pesare sulla prossima legge di bilancio, il Governo con la misura cerca di ridurre i costi dell’incentivo.

Il regime transitorio del superbonus si concretizza in una clausola che mantiene il 110% anche il prossimo anno per chi alla data di entrata in vigore del decreto abbia già effettuato la comunicazione di inizio lavori (Cila) o presentato la documentazione necessaria negli interventi di demolizione e ricostruzione.

Il bonus continuerà a essere al 110%, fino al 2025 per gli interventi realizzati dalle Onlus sulle strutture sociosanitarie.

Per le villette resta la proroga al 31 marzo 2023 per il completamento dei lavori di chi, al 30 settembre, aveva raggiunto il 30% degli interventi. 

Mentre per i nuovi interventi arriva l’incentivo al 90%, con un doppio vincolo, le riqualificazioni potranno riguardare solo le unifamiliari utilizzate come prima casa da contribuenti che non superano una certa soglia di reddito.

Per calcolare la soglia fissata a 15.000 euro occorrerà sommare tutti i redditi della famiglia e dividerli poi per un coefficiente determinato dal numero di membri del nucleo famigliare.

Secondo la bozza del decreto, il coniuge aggiunge un punto al denominatore, un terzo componente, come un figlio, aggiunge uno 0,5 mentre per i componenti successivi al terzo, come ad esempio un secondo figlio, si torna all’unità

Attenzione si attende il testo definitivo del decreto per approfondimento sui calcoli di questa soglia.

3) Decreto Aiuti quater: proroga riduzione accise e IVA

Si stanziano 1,3 miliardi di euro per la proroga dal 19 novembre al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel, che conferma il taglio di 30,5 centesimi al litro (considerato anche l’effetto sull’Iva). Per il GPL lo sconto vale 8 centesimi di euro ogni kg, che sale a circa 10 centesimi considerando l’impatto sull’Iva.

4) Decreto Aiuti quater: mezzi di pagamento e uso contante

Il Decreto Aiuti quater, per incentivar ei pagamenti elettronici, stanzia 80 milioni di euro per la concessione di un credito d’imposta agli esercenti per la trasmissione della fattura telematica all’Agenzia delle entrate.

Il contributo è pari al 100 per cento della spesa sostenuta, fino a 50 euro per ogni registratore telematico acquistato.

Il bonus è da utilizzare in compensazione come credito d’imposta.

Inoltre, la tanto attesa modifica all’uso del contante.

Dal 1° gennaio 2023 la soglia massima per il pagamento in contanti passa da 1.000 a 5.000 euro.

5) Decreto Aiuti quater: esenzione IMU settore spettacolo

Per il settore dello spettacolo (cinema, teatri, sale per concerti) non è dovuta la seconda rata IMU per gli immobili, a condizione che i proprietari siano anche i gestori delle attività.

Dottore Commercialista Leonardo Calamassi – Follonica

www.fiscoetasse.com

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