Dichiarazione Aiuti di Stato: invio prorogato dal 30 giugno al 31 ottobre

Dichiarazione Aiuti di Stato: invio prorogato dal 30 giugno al 31 ottobre

Doppia proroga in arrivo per gli aiuti di stato per agevolare imprese e professionisti negli adempimenti: approvato ieri 15.06 il DL semplificazioni fisco

Arriverà la doppia proroga inizialmente esclusa dal MEF per gli aiuti di stato.

Secondo quanto si è appreso in questi giorni e con l’approvazione ieri 15 giugno del DL Semplificazioni fisco (si attende il testo) l’invio della dichiarazione aiuti Covid viene prorogata dal 30 giugno al 31 ottobre in conseguenza della proroga a primavera 2023 della trasmissione dei dati al Registro nazionale (RNA)

In particolare il rinvio alla primavera 2023 della trasmissione dei dati al Registro nazionale degli aiuti di Stato (Rna) consentirà di dare più tempo ai professionisti e alle imprese per la compilazione e l’invio alle Entrate dell’autodichiarazione sugli aiuti Covid.

La proroga è stata richiesta a gran voce dalle associazioni professionali e in particolare dal nuovo presidente dei Commercialisti De Nuccio.

Facciamo un riepilogo di quanto è accaduto in queste settimane.

L’agenzia delle entrate con una lettera inviata ai garanti del Contribuente in replica alle critiche delle associazioni dei commercialisti sulla complessa questione delle dichiarazioni aiuti di stato aveva affermato che “qualunque differimento del termine del 30 giugno a favore del contribuente deve accompagnarsi a pari differimento del termine finale per la registrazione nel Registro nazionale aiuti di Stato con opportuno intervento normativo”.

Inoltre inizialmente il Ministro dell’Economia aveva detto NO alla proroga della data del 30 giugno per l’invio della dichiarazione aiuti di stato. Federico Freni sottosegretario al MEF in risposta a un question time in commissione Finanze alla Camera, aveva sottolineato che nella dichiarazione sono contenute quelle informazioni necessarie all’agenzia delle Entrate per effettuare entro la fine del 2022 la registrazione degli aiuti individuali, fruiti nel 2020, nel Registro nazionale degli aiuti di Stato (Rna). La mole di dati da gestire con una proroga «pregiudicherebbe il rispetto della scadenza del 31 dicembre 2022» per realizzare correttamente la registrazione degli aiuti. Queste erano state le motivazioni dell’iniziale rifiuto.

L’ipotesi dello slittamento all’autunno era stata proposta anche dall‘ANC Associazione Nazionale Commercialisti con comunicato del 28 aprile 2022 pubblicato sul proprio sito internet, che chiedeva di prorogare dal 30 giugno al 31 ottobre l’invio della dichiarazione degli aiuti di stato covid il cui modello è stato approvato dall’ADE con provvedimento del 27 aprile.

In particolare, il comunicato specificava che il termine del 30 giugno è inadeguato all’adempimento. 

Queste le dichiarazioni di Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti

“L’Agenzia delle Entrate  si è presa evidentemente molto tempo per definire e mettere a disposizione degli utenti il modello, considerato che il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze che ha previsto l’autodichiarazione, la cui finalità è attestare il rispetto dei massimali e delle condizioni stabilite per gli aiuti di stato secondo il Temporary Framework della Commissione europea, è dell’11 dicembre 2021.Dopo quindi oltre 4 mesi dal provvedimento normativo l’Agenzia delle Entrate rende disponibile alle imprese e ai professionisti economici che le assistono il modello e le indicazioni per la sua presentazione, prevedendo un termine del tutto inadeguato, inutilmente stringente, che non tiene minimamente conto del carico di lavoro che in questo particolare periodo grava sui professionisti, alle prese con un calendario fiscale che ogni anno invece di semplificarsi si infittisce”.

ANC nel comunicato chiedeva dunque che:

  • per l’invio telematico della dichiarazione sostitutiva per gli aiuti di stato sia riconosciuto un tempo maggiore, spostando il termine al 31 ottobre 
  • che i dati richiesti siano unicamente quelli non ancora in possesso della PA eliminando ogni sorta di duplicazione,
  • che da parte della PA ci sia comunque sempre una risposta tempestiva quando si verificano malfunzionamenti, rallentamenti o blocchi del sistema che generano sempre pesanti disservizi.

Dottore Commercialista Leonardo Calamassi – Follonica

www.fiscoetasse.com

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