Pensioni settembre 2022: date pagamento e aumenti da ottobre
Accesso sempre scaglionato agli uffici postali per ritirare i contanti. Da ottobre scatterà l’aumento degli importi del 2,2% per le pensioni fino a 2692 euro
Con il termine dello stato di emergenza fissato al 31 marzo 2021, è cessata l’anticipazione del pagamento delle pensioni nei giorni precedenti l’inizio del mese e si torna al calendario ordinario, a partire dal 1° del mese di competenza.
Quindi :
- l’accredito nei conti correnti sia in banca che in posta, torna al primo giorno bancabile cioè il primo giorno non festivo. Per settembre 2022 la data cade giovedì 1° settembre.
- Restano scaglionati, anche se con la stessa data di inizio, i pagamenti degli assegni di pensione in contanti agli sportelli delle Poste. nel paragrafo successivo vediamo il calendario comunicato da Poste italiane.
Calendario pensioni settembre 2022
Per le pensioni di settembre i pagamenti in contanti agli sportelli delle Poste sono previsti con la seguente scaletta:
INIZIALI COGNOME | DATA |
A-B | Giovedi 1 settembre |
C-D | Venerdi 2 settembre |
E-K | sabato 3 settembre mattina |
L-O | Lunedi 5 settembre |
P-R | Martedi 6 settembre |
S-Z | Mercoledi 7 settembre |
Pensioni settembre 2022 : cedolino INPS e 730
Il cedolino della pensione di settembre sarà consultabile a breve sul sito INPS , previa registrazione con l’identità digitale SPID, CIE o CNS.
Sul cedolino sono presenti i dettagli sull’assegno di ciascun mese e sugli eventuali conguagli delle tasse pagate che possono rendere diverso l’importo
Si ricorda infatti che la tassazione sulle pensioni viene gestita direttamente dall’Inps che si trattiene l’importo sugli assegni pensionistici e lo versa all’agenzia delle entrate. INPS provvede da agosto in poi ad effettuare i conguagli a credito o a debito tra le tasse dovute e quelle già trattenute nel corso dell’anno per coloro che hanno come sostituto di imposta l’INPS.
Aumento pensioni da ottobre 2022
Si ricorda che le pensioni di settembre per molti ( ovvero tutti i pensionati INPS con redditi inferiori a 35mila euro annui) questi assegni pensionistici sono gli ultimi prima dell’aumento previsto per ottobre a seguito del Decreto aiuti bis n. 115 2022.
Va specificato che si tratta dell’anticipo di tre mesi (ottobre 2022 invece che gennaio 2023) del consueto adeguamento all’inflazione misurato dall’Istat che viene effettuato ogni anno, detto anche perequazione. Quest’anno il governo ha deciso di anticiparlo e rafforzarlo per talune fasce di reddito
Gli aumenti saranno del 2,2 % per i redditi da pensione fino a 35 mila euro mentre si fermeranno allo 0,2% per quelle sopra la soglia.
In pratica si tratta di circa
- 22 euro al mese in più per gli assegni da 1000 euro e di
- 44 per gli assegni da 2000 euro mensili.
Va tenuto conto anche che per legge la perequazione è progressiva cioè si applica con i seguenti scaglioni
- 100% dell’inflazione, ovvero in misura piena, per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo (corrispondente a 523,83 euro);
- 90% dell’inflazione per le pensioni comprese tra 4 e 5 volte il trattamento minimo;
- 75% dell’inflazione per le pensioni oltre 5 volte il trattamento minimo.