Stop alle cartelle fino a 5 mila euro
Al via l’annullamento automatico delle cartelle entro i 5 mila euro. Arriva anche la definizione agevolata per gli avvisi bonari. Il dl sostegni 1 verso la conversione
Al via l’annullamento automatico delle cartelle entro i 5.000 euro. Il governo ieri ha posto la questione di fiducia sulla legge di conversione del decreto legge 41/21 (dl sostegni) per la sua approvazione definitiva. Il voto sarà previsto per oggi in serata. Ieri Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ha posto a nome del governo, la questione di fiducia sull’approvazione senza modifiche del decreto sostegni nel testo della Commissione, identico a quello approvato in prima lettura dal Senato.
Tra le misure presenti dunque c’è il saldo e stralcio di tutti i debiti di importo residuo, al 23 marzo 2021 data di entrata in vigore del decreto, fino a 5.000 euro, comprensivo d capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni. Le cartelle sono quelle affidate agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010, ancorché ricompresi in precedenti definizioni agevolate relative ai debiti affidati all’agente della riscossione dal 2000 al 2017.
Per aderire a questa pulizia del magazzino della riscossione è necessario però essere persone fisiche che hanno percepito, nell’anno d’imposta 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 euro; o essere soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno percepito, nel periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2019, un reddito imponibile fino a 30.000 euro.
Esclusi da questo saldo e stralcio sono: le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato dichiarati illegali, i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti e le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie dovute a seguito di provvedimenti e sentenze penali di condanna; le risorse proprie tradizionali dell’Unione europea, (dazi e i diritti doganali) e i contributi provenienti dall’imposizione di diritti alla produzione dello zucchero; l’Imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.
La norma si applica a coloro che hanno subito un calo di fatturato causa Covid-19.
Sarà L’Agenzia, in base ai dati risultanti dalle dichiarazioni, a individuare i soggetti per cui si è verificata la riduzione del volume d’affari o dei ricavi o compensi e invierà ai medesimi, unitamente alle comunicazioni di irregolarità per controllo automatizzato, anche la proposta di definizione con l’indicazione dell’importo da versare, ridotto di sanzioni e somme aggiuntive.
Un’altra novità in arrivo è quella che consente, fino al 30 aprile 2021, la sospensione, in sede di erogazione dei rimborsi fiscali, dell’applicazione della compensazione tra il credito d’imposta e il debito iscritto a ruolo.
L’intento della norma, come indicato nella relazione illustrativa, è quello di far sì che attraverso tale intervento l’Agenzia delle entrate possa procedere ad erogare speditamente i rimborsi, anche in presenza di ruoli a carico del creditore, senza verifica preventiva.
Fonte www.italiaoggi.it
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